18 Lug 2023

Un festival itinerante di musiche e tradizioni: a Carrega arriva Appennino Futuro Remoto

Scritto da: Lorena Di Maria

Un piccolo paese dell’appennino, un festival itinerante e un momento dedicato alla convivialità: sono questi gli ingredienti di Appennino Futuro Remoto, che sabato 22 e domenica 23 luglio porterà nel Comune di Carrega Ligure musica, spettacoli, danze, laboratori e attività della valle, in un evento che parla di rinascita del territorio.

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Alessandria - C’era una volta un festival che oggi diventa un grande progetto di rigenerazione culturale e sociale che intende riattivare i luoghi di cultura, il patrimonio immateriale e l’economia locale, contrastando lo spopolamento. È Appennino Futuro Remoto, di cui vi abbiamo parlato in un articolo dedicato e che oggi a Carrega Ligure, piccolo paese della Val Borbera (AL), torna con un programma di attività dedicate a promuovere la valle.

Quello avviato in questi mesi è infatti un ricco lavoro di squadra che è stato reso possibile grazie al bando europeo Borghi Storici, finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR, che il piccolo centro della Val Borbera ha vinto classificandosi al sesto posto in Italia su un totale di 1800 domande presentate.

Per sabato 22 e domenica 23 luglio è in programma un evento che intende promuovere musiche e tradizioni e che si svolgerà nel contesto naturale di Prato Pussai. L’impegno di Appennino Futuro Remoto acquista oggi un significato ancora più grande poiché promuove un territorio così fragile e delicato come quello su cui sorge Carrega Ligure: i suoi abitanti infatti da ormai più di un anno sono rimasti isolati dal resto del Piemonte a causa di una frana, che ha interrotto qualsiasi collegamento lungo il versante piemontese causando forti disagi e un senso diffuso di abbandono.

Appennino Futuro Remoto a Carrega
Presentazione del libro di Gianluigi Mignacco

Così la promessa diventa quella di “far parlare” la valle a suon di musica, tradizione e condivisione, mettendo insieme realtà sparse su un ampio territorio che va da Genova, all’Appennino, alle province d’entroterra. Come ha spiegato il sindaco Luca Silvestri, «la nostra “sfida” continua nonostante la presenza della frana che ci isola: lavorare in un contesto così difficile è molto impegnativo ma i consensi avuti finora ci danno forza e per questo invitiamo tutti a raggiungerci per ridurre il nostro isolamento forzato».

QUANDO LA MUSICA PARLA DI CAMBIAMENTO CLIMATICO

Ad esibirsi domenica 23 sarà la band cuneese dei Marlene Kuntz, che presenterà, in un concerto a ingresso gratuito, il nuovo album Karma Clima e affronterà il tema attualissimo del cambiamento climatico. I Marlene Kuntz, attraverso la loro musica, si impegnano infatti in prima persona a promuovere valori di rete, cooperazione e collettività, che diventano temi legati al rilancio del territorio.

Come ha dichiarato Luca Silvestri, «abbiamo pensato ad appuntamenti diversi fra loro in modo che ognuno abbia modo di scoprire il nostro territorio attraverso forme differenti, vivendolo divertendosi e svolgendo nuove attività, mettendosi in gioco e dando, ci auguriamo, spunti di riflessione sullo scenario climatico attuale. Partendo dai bambini, proponiamo un concerto fatto con soli strumenti ottenuti da materiali di riciclo con i supereroi della differenziata grazie ai Ritmicilando. Gli stessi Marlene Kuntz affrontano questo tema grazie alla loro musica».

La nostra “sfida” continua nonostante la presenza della frana che ci isola

Sebbene il concerto sia gratuito, gli organizzatori invitano i partecipanti a portare un libro che consentirà di arricchire gli scaffali della biblioteca comunale attraverso un’azione partecipata e collettiva. Durante l’evento non mancherà la partecipazione dello spettacolo del noto comico e attore genovese Maurizio Lastrico, per ridere e pensare grazie alla sua sperimentazione sul linguaggio parlato e scritto che nasce dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: «Il mondo dei bar, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole, la campagna e la città».

RENDERE PROTAGONSITI GLI ABITANTI VIRTUOSI DELLA VALLE

L’evento è pensato come momento di condivisione che preve momenti per tutti: si terranno anche laboratori di danza e canto grazie a Matteo Calabrò, workshop dove imparare a modellare l’argilla, scolpire il legno e disegnare o attività per i bambini. Ci saranno anche spazi che ospitano stand con prodotti del territorio, manufatti artigianali e una zona adibita al campeggio e alla sosta camper.

Appennino Futuro Remoto si pone la missione di rendere protagoniste le persone che sul territorio portano avanti attività virtuose: ne sono esempio Massimo Martina, Pietro Gasparini, Tomaso Grosso e Francesco Lot che porteranno piatti da loro cucinati; Irene Calamante con la sua ricetta speciale del “Pane di Appennino Futuro Remoto”, Alberto Reale che con il suo miele trasmetterà tutti i segreti sulla vita delle api e del suo mestiere di apicultore; l’ azienda agricola Fortunato che porta le mucche al pascolo a Carrega.

Appennino Futuro Remoto3
Marlene Kunz, foto di Michele Piazza

Per chi vuole godersi il territorio sulle due ruote sarà possibile salire sulle e-bike guidati da Silvia Gogna e in particolare domenica si potrà raggiungere Carrega in e-bike percorrendo un tragitto che partirà da Vegni per raggiungere poi il borgo con un’altra guida professionista come Alessandro Allegro. Per chi vorrà, si potrà effettuare un’escursione notturna organizzata dalla guida professionista Irene Zembo, grazie alla quale sarà possibile scoprire gli odori, le voci del bosco e il cielo stellato della valle.

Non mancheranno poi laboratori sulla scoperta delle piante e altri di danza che pongono una riflessione sull’importanza dello stare insieme praticando rituali antichi, trasformatisi in tradizioni e quindi in danze come il BalFolkì. Come racconta il sindaco Luca Silvestri, «lo faremo con i Bifolc Trio e Chacho Marchelli, con cui potremo anche cantare tutti intorno al tavolo grazie ai testi messi a disposizione per favorire una partecipazione corale. Oltre alle musiche e danze delle tradizioni locali diamo spazio anche a quelle irlandesi con uno dei gruppi di punta europei del genere: i Birkin Tree, in compagnia della campionessa di danza irlandese Elisa Giunta».

Per informazioni e dettagli sulle modalità di partecipazione è possibile telefonare al 3772748023 o inviare un’email ad appenninofuturoremoto@gmail.com.

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