22 Ago 2023

Trekking acquatico marino: a Levanto si sperimenta un nuovo tipo di escursionismo

Scritto da: Valentina D'Amora

Avete mai sentito parlare di trekking acquatico? È una forma di escursionismo che combina un ventaglio di attività quali il nuoto e la camminata, il tutto grazie a uno speciale “zaino anfibio”. Un modo per estendere i confini della scoperta del territorio, esplorando la natura circostante in libertà. A Levanto si è già iniziato a sperimentare, per questo vi raccontiamo l’esperienza della guida Marta Mingucci e dell'ideatore Angelo Falletta.

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La Spezia - Immaginate uno zaino in grado di galleggiare, che può fungere anche da boa segnaletica, oltre che da salvagente e da contenitore a tenuta stagna. Si chiama Lontra ed è uno zaino anfibio, capace non solo di tenere all’asciutto quanto custodito all’interno, ma permette di alternare tratti a nuoto e a piedi. L’ideale per una giornata di “trekking acquatico”.

Disegnati a Milano, si usano già da qualche tempo nello spezzino. A Levanto, infatti, la sperimentazione di queste speciali escursioni ha già preso il via: la naturalistattrice Marta Mingucci [l’abbiamo conosciuta qui] è stata coinvolta in diverse occasioni in qualità di guida ambientale da Angelo Falletta, presidente dell’associazione Natura ATA – Associazione Trekking Acquatico – una realtà fondata nel 1988 – e ideatore di questo particolare zaino ecologico, realizzato in tessuto ottenuto dalle bottiglie in plastica riciclate che, grazie a un processo di rilavorazione, vengono sminuzzate, fuse e trasformate in filato.

Angelo Falletta 1
Angelo Falletta

Ho fatto due chiacchiere con Marta, che ha già accompagnato alcuni gruppi di adulti e ragazzi delle scuole superiori a percorrere tragitti metà a terra e metà nelle acque del Golfo dei Poeti, con in spalla questi grandi zaini arancioni, e Angelo Falletta.

Parlateci del trekking acquatico. Innanzitutto chi può farlo?

Marta: Questa è un’attività pensata per persone di tutte le età. Angelo Falletta usa il termine “nuoteggiare”, cioè fare una passeggiata nuotando in serenità, proprio perché non è uno sport estremo, ma un’attività adatta a tutti: una nuotata e una escursione tranquilla per esplorare il territorio da una nuova prospettiva.

Angelo: Tutti! Il bello è che anche chi non sa nuotare è in grado di ondeggiare ed esplorare le coste, per affacciarsi al mondo dell’acquaticità. A inizio estate ho portato a Levanto alcuni studenti del liceo classico Tito Livio di Milano, arrivando a Bonassola a piedi, per poi tornare alla base via mare ed è stata una bellissima esperienza. Ripeteremo queste escursioni il prossimo anno scolastico, perché i ragazzi si sono resi conto che con questo zaino possono impossessarsi di una realtà splendida e non vedono l’ora di tornare.

Brevetteremo presto il trekking acquatico marino e formeremo delle guide che permettano a chiunque, anche chi non sa nuotare, di poter esplorare in sicurezza le nostre oasi marine

Come funziona?

Marta: Anziché lasciare le proprie cose in spiaggia per fare una nuotata breve e poi tornare a recuperare il tutto, portandosi lo zaino con sé si riescono a esplorare tratti di costa decisamente più lunghi e allo stesso tempo scoprire cosa c’è sotto la superficie dell’acqua. Questa è anche una buona scusa per indossare maschere e pinne e fare una chiacchierata sulla biologia marina per parlare con i ragazzi dell’ecologia del nostro mare, osservando i fondali.

Trovate che con questo strumento che permette, quindi, di alternare trekking, nuoto e arrampicata, l’esplorazione del territorio sia più completa?

Marta: Sì, è uno strumento interessante perché consente di trasportare tutto ciò che si vuole sia a terra che in mare. Nella sacca stagna interna, se chiusa correttamente, si mantiene tutto all’asciutto per fare una camminata su sentiero e nuotare da una caletta all’altra e poi proseguire il percorso. Anche il fatto che sia in grado di galleggiare e fare da boa e che abbia lo spazio per inserire la bandierina rossa segnasub è un elemento di sicurezza che lo rende più completo. E poi la particolarità è che lo zaino in sé è già molto visibile perché di un bell’arancione acceso.

Angelo: Decisamente e lo abbiamo testato anche durante le escursioni su due ruote. Una volta in acqua, la bici fa da carenatura allo zaino e funziona più che bene. L’unica accortezza è di lavare subito con acqua dolce la bicicletta per non far arrugginire telaio e ingranaggi.

bici zaino
Una sperimentazione di trasporto bicicletta
Che reazione hanno le persone che provano questa esperienza per la prima volta?

Marta: È spassoso, sia gli adulti che i ragazzi che lo provano sono molto divertiti, perché effettivamente è bella l’idea di trasportare in acqua le proprie cose senza bagnarle e poi ricominciare anche a camminare.

Angelo: Entusiasmo! Grazie alla sperimentazione con gli alunni del liceo Tito Livio di Milano, dal prossimo anno il trekking acquatico verrà introdotto come escursione scolastica. Ci siamo resi conto che la maggior parte delle persone non ha una conoscenza vera del mare ed è un peccato, perché l’Italia ha 7500 chilometri di splendide coste. Per questo nel prossimo futuro brevetteremo il trekking acquatico marino e poi formeremo delle guide che permettano a chiunque, anche chi non sa nuotare, di poter esplorare in sicurezza le nostre oasi marine. Il senso è stimolare specialmente negli adolescenti il senso di avventura, la voglia di fare e quella sete di conquista del mondo, naturalmente non materiale ma interiore, che ognuno ha dentro di sé.

Così come andare in montagna aiuta a imparare a stare da soli, questo tipo di sport apre anche a nuove conoscenze ed esperienze. Ecco perché per il prossimo futuro sarebbe interessante incontrare il Ministero della Tutela del Mare per informarlo delle enormi potenzialità del trekking acquatico marino come nuova frontiera dell’escursionismo, in particolare per lo sviluppo dei parchi marini italiani.

Avete già dei progetti all’attivo per la diffusione del trekking acquatico marino?

Angelo: Sì, “La montagna va al mare”, che ha come scopo quello di avvicinare persone con scarsa acquaticità al mondo del mare, utilizzando proprio lo zaino Lontra. Basandoci sul volontariato di alcuni giovani “montanari”, i quali hanno desiderio di avvicinarsi al mare in sicurezza, trasformeremo questa attività sportiva in una ricerca introspettiva, il tutto nuoteggiando lungo le coste del nostro bellissimo mare. E i primi percorsi saranno proprio in Liguria.

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