Le malattie dei tendini: dalla filosofia della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) alla pratica clinica

INNOVATIVA PUBBLICAZIONE DEL DOTT. GIUSEPPE FATIGA

di Ernesto Bodini (giornalista scientifico)

Curarsi con gli aghi conviene. L’importante è affidarsi ad un agopuntore di provata esperienza. Soprattutto se si tratta anche un buon divulgatore, che fa della sua esperienza la summa del suo sapere teorico e pratico. Ciò è quanto si può dedurre dall’ultima pubblicazione L’agopuntura e l’auricoloterapia nelle patologie dei tendini di Giuseppe Fatiga, medico di Medicina Generale ed ecografista (Noi edizioni, 2020; 332 pagg., € 92,00), un corpus ricco di aspetti didattici e di pratica clinica, concepito principalmente per gli addetti ai lavori, ma anche per il profano, soprattutto per quanto riguarda la descrizione dell’anatomia e della fisiologia dei tendini. Il secondo capitolo, ad esempio, è oltremodo comprensibile ai più, in quanto, con semplicità divulgativa, l’autore descrive le diverse tendinopatie: dai concetti di infiammazione e degenerazione, all’applicazione delle più moderne conoscenze dell’agopuntura. Non meno importante la descrizione dei meccanismi d’azione e dei molteplici effetti dell’agopuntura, come pure le diverse patologie dei tendini secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC); mentre nel capitolo successivo sono elencati i diversi agopunti di applicazione. Ma l’agopuntura nella pratica clinica è il punto centrale dell’opera che prende in considerazione l’aspetto valutativo (anamnesi, esame obiettivo, diagnosi) e quindi le varie procedure, senza trascurare le reazioni avverse e l’indicazione del numero di sedute. Più specifico e assai esaustivo il capitolo dedicato alle tendinopatie della cuffia dei rotatori della spalla, il complesso dei quattro muscoli con i rispettivi tendini che concorrono al movimento dell’articolazione della spalla nei vari piani dello spazio, peraltro completati dalla descrizione di due classici casi clinici: un giocatore di tennis e un’impiegata d’ufficio. Dicasi altrettanto per l’ampio spazio dedicato alle tendinopatie del gomito, del polso, della mano, dell’anca, del ginocchio, della caviglia e del piede, che il medico si trova a dover affrontare nella sua pratica quotidiana. Ben si sa che i farmaci sono spesso indicati in patologie infettive ed oncologiche, ma non meno efficace è l’apporto dell’agopuntura in precisi contesti clinici, in affiancamento alle cure occidentali. A tal proposito, secondo il medico-scrittore, l’uso scientifico delle tecnologie, come l’ecografia, non sminuisce in alcun modo il valore della MTC, ma al contrario lo “rafforza” a cominciare dalla capacità diagnostica che si riverbera poi nella terapia. L’adozione procedurale dell’agopuntura viene impostata “ad hoc” su ogni paziente, a seconda che la patologia sia acuta, subacuta o cronica; anche la scelta delle metodiche, l’eventuale integrazione con altre terapie tradizionali e il numero delle sedute sono strettamente individualizzate. Una chicca presente nel testo è la scoperta di una tecnica innovativa per l’epicondilite (o gomito del tennista), consistente nella combinazione dell’agopuntura con l’auricoloterapia, vera e propria pratica terapeutica basata sulla stimolazione del padiglione auricolare.

«Ma non meno rilevante – sottolinea l’autore – è il ruolo fondamentale della psiche nella genesi delle tendinopatie più importanti, che l’agopuntore deve assolutamente ricercare: le relazioni che intercorrono tra fattori emotivi e il funzionamento biomeccanico dell’unità muscolo-tendinea sono infatti molto strette». Un intuito fortemente ragguardevole sin dagli albori della MTC, la cui sintesi richiama il rapporto-espressione fegato, muscoli e tendini. Questa ultramillenaria terapia non mira solo alla semplice cura dei sintomi e delle manifestazioni acute, ma implica un attento studio dell’uomo-paziente in relazione all’universo. «Per tutte queste peculiarità – sottolinea ancora l’autore – l’agopuntura andrebbe usata in ogni malattia dei tendini, ed il prima possibile, per ottenere una rapida e completa guarigione». Anche con quest’opera, come la precedente (“Curare l’ansia con l’agopuntura”, edito nel 2017) il dottor Fatiga vuole essere la dimostrazione del superamento di pregiudizi e ritrosie riguardanti l’agopuntura, che pur con ritardo si sta affermando anche nel mondo occidentale, accorciando la “distanza culturale” tra il pensiero analitico occidentale e l’approccio olistico orientale.  Per ulteriori approfondimenti in tema di agopuntura il lettore può consultare il sito del dottor Fatiga: www.agopunturatorino.org

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