I Giovedì della Poesia: “Non t’Amo Più” di Bruno Guidotti

                                  Non t’amo più

                  Che me ne faccio di questa luna che splende

                  in questa notte d’estate d’ancestrali silenzi.

                  Che me ne faccio di questa pioggia di stelle,

                  se fra esse più non c’è lei, la più bella fra tutte,

                  la più amata, l’unica, la più desiderata e fulgente.

                  Che ne faccio di questo mare incantato sulle cui onde

                  danzano argentei riflessi che la brezza porta lontano.

                  Che me ne faccio di questa vecchia chitarra,

                  amica fedele di sempre, che con le sue corde

                  esprime la gioia, la tristezza, ed il rimpianto

                  dell’animo, con l’ineguagliabile ed intimo suono,

                  che me ne faccio se or se ne è andata con tre sole parole.

                  Si è fatto tardi; sussurra una voce da una socchiusa finestra,

                  cessa il tuo canto, c’è gente che dorme,

                  non disperdere invano nel vento il tuo dolce rimpianto,

                  è tardi…è tardi…è tardi.

Il disegno di copertina è di Bruno Guidotti

6 thoughts on “I Giovedì della Poesia: “Non t’Amo Più” di Bruno Guidotti

  1. Un testo intenso e struggente a narrare l’assenza, la mancanza di una lei in amore. Versi intrisi da una sottile vena di malinconia, in una accettazione dell’ineluttabilità della vita,
    con gli eventi incontrollabili che rendono dolorosi i sentimenti dell’essere.
    Voce accorata che mettee in contrasto in chiaroscuro il tempo d’amore trascorso con i momenti felici, quando lei era più della luna, delle stelle, dell’universo stesso.
    La persona più bella che manca e viene espresso in un Pathos profondo con la consapevolezza di un Nostos senza ritorno.
    I miei sentiti apprezzamenti.

  2. Nulla ha più importanza se l’amore non c’è piu anche lo splendore della luna non ha più senso o il suono di una chitarra che sprigiona un serenata per parlare d’amore
    Se lei non c’è più lo scenario cambia non è più come prima…versi belli e sentiti che arrivano al lettore…il mio sincero apprezzamento per l’opera ed il disegno

  3. Quando si è detto al partner: “ Non t’amo più “, nel momento in cui subentra la paura della solitudine e di un futuro incerto, in modo improvviso possono arrivare i rimpianti per la persona amata e la nostalgia per i momenti felici passati insieme! Sempre bravo il poeta!

  4. Un appassionato disperato grido di addio ad un amore morente, che genera un profondo dolore. Dolore che neanche la natura con le sue fantasmagoriche e colorate manifestazioni riesce ad alleviare. E addio alla vecchia chitarra con cui aveva condiviso tante emozioni perché conservi nel tempo almeno i rimpianti. E l’affresco struggente di un amore che ciascuno di noi può aver vissuto. Bellissimo

  5. Bella la poesia che affronta un doloroso momento che , soprattutto in giovane età , sarà successo a tutti e tutte quante , e magari più di una volta . Belli i versi del Bravo Bruno , che narra la situazione vissuta dal protagonista con estrema precisione , facendoci entrare , tutti quanti Noi lettori , quasi immedesimandoci con il protagonista, aiutandolo , così facendo , a sopportare.meglio.il dolore che sta purtroppo vivendo . Molto bello anche.il disegno realizzato da Bruno , che annuncia la sua.Bella e struggente P o e s i a . Saluti.

  6. Stupenda poesia del guidotti tra due innamorati in cui l’uomo sembra entrare in depressione perché sta perdendo l’amata. Lui fa una serenata alla sua bella che però sembra non contraccambiare l’affetto che lui nutre per lei. Bello il finale con tre volte “è tardi” che mette a tacere tutte le buone intenzioni che il ragazzo aveva verso la ragazza. Il bruno guidotti non lo scopriamo adesso ma ad ogni poesia ci sorprende con la sua descrizione dei fatti precisa e puntuale.

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