16 Giu 2021

Leonardo, il diciottenne che si batte contro il bullismo e le disabilità

I ragazzi e le ragazze del liceo Leonardo da Vinci di Roma intervistano un loro compagno di scuola che già da diversi anni svolge un'intensa attività di volontariato per l'inserimento sportivo e sociale di persone di disabilità e per combattere il bullismo nei confronti dei più deboli.

Salva nei preferiti

Lazio - Per il progetto “Un giornalista in classe” abbiamo deciso di intervistare Leonardo, un ragazzo di 18 anni che oltre a essere il Rappresentante d’Istituto della nostra scuola è stato insignito dell’attestato di Alfiere della Repubblica. Nell’intervista che segue abbiamo chiesto a Leonardo di parlarci di questo riconoscimento e delle motivazioni per cui l’ha ricevuto. Dopo esserci presentati, abbiamo chiesto al nostro ospite di presentarsi a sua volta per far capire a tutti i nostri lettori chi fosse.

«Mi chiamo Leonardo, frequento il liceo Leonardo Da Vinci di Roma, ho 18 anni e quest’anno sono stato eletto rappresentante d’istituto di questa scuola. Nel 2019 sono stato insignito del premio di Alfiere della Repubblica dal presidente Mattarella per meriti sociali, in particolare per la mia attività che rappresenta una risposta al bullismo».

Qual è l’obiettivo principale dell’associazione di cui fai parte?

Ho ricevuto questo titolo per aver svolto volontariato da quando avevo 11 anni presso l’Albalonga Wheelchair Hockey, un’associazione che si occupa di integrare e di proteggere disabili fisici e motori, soprattutto in ambito sportivo. Diciamo che cerco di dare il meglio di me per loro e sono stato ripagato per questo. Quest’anno poi ho voluto fondare un’altra associazione, quella degli Alfieri della Repubblica italiani.

Cosa ti ha spinto a fare ciò?

Ho sempre voluto rivolgere la mia attenzione ai più deboli perché io stesso mi sono sempre sentito con una marcia in meno, fin da quando ero piccolo.

leonard cesaretti bullismo

Hai mai sentito fatica nella realizzazione di questo tuo sogno?

Diciamo di no: mi sono sempre sforzato di dare tutto me stesso per la mia associazione, ho comunque cercato di pormi come obiettivo tutto ciò, portandolo avanti nonostante le difficoltà.

Oltre a lavorare sul benessere fisico degli assistiti, la tua associazione li supporta anche dal punto di vista psicologico?

Ovviamente sì: l’appagamento fisico che possiamo fornire offre come risultato un morale migliore e maggior benessere psicologico. Poi si va a inserire in un gruppo persone che magari non hanno mai avuto possibilità di svago.

E per quanto riguarda aziende che possono fornire sostentamento, avete qualche collegamento?

Nessun collegamento speciale, ovviamente acquistiamo e forniamo ad esempio sedie a rotelle, soprattutto motorizzate, ma personalmente non mi sono mai interfacciato più di tanto con il mondo aziendale.

Pensate di riuscire a relazionarvi con gruppi di acquisto o realtà simili?

Sotto questo punto di vista vi posso dire che chi partecipa alle attività della nostra associazione può acquistare qualsiasi cosa gli serva attraverso un aiuto da parte dello Stato, è praticamente tutto gestito dall’INPS.

Gestite competizioni sportive o solamente sport come mezzo di svago?

Sì, partecipiamo anche a competizioni: la nostra squadra, l’Albalonga Wheelchair Hockey, è nella serie A del suo sport, ovvero l’hockey su sedia a rotelle. Io mi sono unito nel 2012-2013 circa, ma la squadra nasce quasi vent’anni fa.

Quali sport fate praticare ai vostri atleti?

Oltre appunto ad Albalonga Wheelchair Hockey, partecipo alle attività di un’altra Associazione, la Polisportiva Castelli, che si occupa di sport come calcio, basket, nuoto e palestra.

Avete intenzione di portare il vostro lavoro anche nelle scuole?

Sì, abbiamo già presentato la nostra associazione a varie scuole con lo scopo di far integrare meglio disabili fisici e psicologici anche nel contesto sportivo scolastico.

Abbiamo poi concluso complimentandoci con Leonardo per il suo titolo e per come partecipi a iniziative del genere, sicuramente non una cosa da tutti, nonostante lui sia stato incredibilmente modesto.

Questo contributo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse delle scuole secondarie di secondo a conclusione dell’attività “Un giornalista in classe”, percorso di giornalismo ambientale condotto dalle giornaliste e giornalisti di Italia che Cambia all’interno del progetto SOStenibilmente. #SOStenibilmente è un progetto nazionale di educazione ambientale promosso da CIFA ONLUS e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, volto a costruire una cultura basata sul rispetto dell’ambiente e sui principi dello sviluppo sostenibile, promuovendo il protagonismo giovanile e l’integrazione da parte di cittadini e rappresentanti delle istituzioni di una prospettiva rispettosa dell’ambiente nelle proprie scelte quotidiane.

Articolo scritto dai ragazzi e dalle ragazze della classe 2CL/G1 dell’istituto Leonardo da Vinci di Roma.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Sport paralimpici: a che punto siamo in Italia? Ne parliamo con Efrem Morelli
Sport paralimpici: a che punto siamo in Italia? Ne parliamo con Efrem Morelli

Disability Film Festival: parlare di disabilità oltre gli stereotipi pietistici o eroici
Disability Film Festival: parlare di disabilità oltre gli stereotipi pietistici o eroici

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne
Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Come trasformare gli allevamenti in fattorie vegane, l’esperienza svizzera – #917

|

Val Pennavaire in rete: la nuova e inaspettata zuppa di sasso

|

Gaetano, terapista forestale dei Monti Lattari: “La foresta mi ha guarito”

|

Cuscini Bio, la moda etica e quel giocattolo dentro a una fornitura tessile

|

Animal Talk Italia: parlare con gli animali è possibile – Io Faccio Così #402

|

Lezioni ecologiche nelle scuole italiane, fra antropocene ed ecologia profonda

|

Alberi monumentali, in Sicilia sono 311 i tesori vegetali da tutelare

|

Sanità e diritto alla cura: cronache da un’Ogliastra che vuole vivere, non sopravvivere

string(9) "nazionale"