“Mistero Buffo 50”, di Dario Fo e Franca Rame, con Mario Pirovano – Rassegna stampa: “Tutti Figli di Dario Fo”- Di Nicola Astolfi

“Mistero Buffo 50”, di Dario Fo e Franca Rame, con Mario Pirovano – Rassegna stampa: “Tutti Figli di Dario Fo”- Di Nicola Astolfi

Di Nicola Astolfi – Gazzettino del 23 Gennaio 2023

Tutti Figli di Dario Fo

Grazie a Mario Pirovano il messaggio dirompente dello spettacolo più noto del Premio Nobel torna in scena dopo cinquant’anni dalla prima rappresentazione.

L’ANNIVERSARIO

Mistero Buffo è uno straordinario impasto di elementi comici e drammatici che affondano fino alle sacre rappresentazioni medievali e alla Commedia dell’Arte. Poi, grazie a Mario Pirovano e a “Mistero Buffo 50” l’allestimento proposto con la Compagnia Teatrale Fo Rame per celebrare i 50 anni dell’opera, oggi lo spettacolo “più grande e più conosciuto” di Dario Fo e Franca Rame continua a donare al pubblico una consapevolezza netta: che una “giullarata”, come una commedia (al pari della vita “non importa quanto è lunga ma come è recitata” diceva Seneca) può aiutare ognuno a creare un uomo vivo da se stesso. E sentire, quindi, che può essere protagonista attivo della vita sociale, culturale e politica. E contribuire a creare, in questo modo, una comunità.

Così lo spettacolo portato in scena da Mario Pirovano a San Martino di Venezze, nel nuovo centro comunale polivalente “Forum San Martino”, ha ricevuto il consenso totale dei circa 200 spettatori, tutti in piedi ad applaudire. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Unità pastorale San Martino di Venezze e Beverare, è stato l’ennesimo successo di Pirovano in Polesine dopo “Lu Santo Jullare Francesco”, in scena lo scorso agosto, nella chiesa parrocchiale di San Martino di Venezze.

MESSAGGIO UNIVERSALE

Perché Mistero Buffo, nonostante abbia più di 50 anni, è sempre attuale? “ Perché le cose vere, belle, non invecchiano mai! – risponde Mario Pirovano- E poi ormai Mistero Buffo è diventato un classico del teatro. Il suo messaggio riesce a toccare tutte le culture e porta lo spettatore a sperimentare uno stato di completo abbandono e godimento assoluto”.

Quando ha portato in scena da solo questa opera per la prima volta? “ La primissima volta è ststo in seguito a una provocazione: è successo davanti ad alcuni ragazzini che si stavano prendendo in giro in un modo non troppo civile. Così decisi di intervenire, cercando di spiegare loro che quello non era un bel modo di scherzare. Intuendo che con quell’atteggiamento non sarei arrivato troppo lontano, mi sono messo a recitargli questo brano, tratto dai Vangeli Apocrifi. “Ilò primo miracolo di Gesù Bambino”. I ragazzi si sedettero per terra…e il tempo si fermò. Da quel giorno, era l’estate del 1991, non mi sono più fermato”

SPETTATORI PROTAGONISTI

Le giullarate di Mistero Buffo hanno dovuto adattarsi ai tempi? “Le giullarate sono sempre uguali. Quello che cambia sono le introduzioni, così si possono adattare alla situazione sociale del momento, diventando un teatro vivo. Un teatro ancora in grado di provocare, di far sentire lo spettatore coinvolto e non solo “intrattenuto”. Questo spettacolo non lascia mai indifferenti: riesce sempre a far sentire gli spettatori al centro della storia, protagonisti dentro il racconto. E’ così che il testo resta un passo avanti all’attualità”.

Quali “misteri buffi” di oggi potrebbero diventare giullarate? “Bisognerebbe stilare una classifica, e sarebbe un esercizio penoso. Sarebbero tantissimi i temi. Ma il tema della giullarata va estrapolato da una qualsiasi delle storie con cui veniamo in contatto quotidianamente. Molti dei temi svolti negli spettacoli venivano richiesti direttamente dal pubblico a Dario e Franca. Infatti, il grande storico del Settecento Ludovico Muratori dice “ Il Mistero Buffo è invenzione del popolo, è il popolo che fornisce ai giullari i temi che loro dovrebbero svolgere, e i giullari li ritornano al popolo in forma drammatizzata”.

UNA COPPIA STRAORDINARIA

Nei tanti anni condivisi con Dario Fo e Franca Rame che cosa l’ha colpita di più di questa coppia straordinaria? “Il loro profondo senso di umanità e la generosità, che diventava un’apoteosi con il loro pubblico. E poi la loro onestà intellettuale, l’impegno costante verso la società in cui vivevano. Soprattuto la forza di non barattare questa onestà, di non scendere a compromessi con nessun tipo di potere. E’ questo che li ha fatti amare…e odiare”.

Fitto il cartellone 2023 di “Mistero Buffo 50”: Barco Teatro di Padova, l’11 febbraio; auditorium Paccagnini, Castano Primo (Milano) il 18 febbraio; Cinema Teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche (PD) il 3 marzo; il 22 marzo al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano.