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Sorbillo: «La bomba? Non escludo l’ambiente stadio. Io contro razzismo e violenza»

«Non ho nemici conclamati, anche se non conosco il colpevole dell’incendio di 5 anni fa. Dopo Koulibaly, in tanti mi hanno offeso»

Sorbillo: «La bomba? Non escludo l’ambiente stadio. Io contro razzismo e violenza»

È il secondo attacco

Nella notte una bomba è esplosa davanti alla pizzeria di Gino Sorbillo in via Tribunali. Un episodio scioccante. Non è la prima volta che il locale viene preso di mira. Lo fu anche cinque anni fa, con un incendio. Ovviamente saranno le indagini ad accertare – si spera – la matrice dell’attentato. Nella notte è stato lui stesso a dare la notizia sui social network.

«Si colpisce chi si sforza per migliorare la città»

Nel pomeriggio Sorbillo ha rilasciato alcune dichiarazioni. Leggiamo dalla Gazzetta:
Non ho nemici conclamati: anche l’incendio che ha distrutto il mio locale 5 anni fa è arrivato all’improvviso. E non si è mai saputo il colpevole. La via è piena di telecamere, solo nei miei locali ce ne sono 16: ora la polizia sta guardando i filmati, si vede un vigliacco che piazza l’ordigno e scappa. Spero lo prendano: non escludo che sia qualcuno dell’ambiente degli stadi, perché io qualche settimana fa mi sono schierato contro il razzismo e la violenza nel calcio e tante persone hanno colto l’occasione per offendermi. Magari è un episodio collegato a quello. Mi fa male che si colpisca chi si sforza per migliorare questa città: è una bomba che peggiora Napoli, che peggiora il mondo, come se la mettessero a Piccadilly Circus a Londra. Ma non fermeranno né me né i miei colleghi: mi hanno già chiamato in tanti, dal questore al sindaco, da Cracco a Oldani. E domani si festeggia il protettore dei pizzaioli, Sant’Antonio, nonostante questa ferita.
Ha proseguito: «Riapriremo entro pochissimi giorni, non ci fermiamo. I danni sono di alcune migliaia di euro, ma quello che mi preoccupa è che poteva scapparci il morto. Io ho un guardiano notturno che era dentro alla pizzeria, se fosse stato vicino all’ingresso in quel momento chissà che cosa sarebbe successo. E a quell’ora via dei Tribunali è ancora piena di gente, di studenti e di ragazzi. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere».
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