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Kenny Atkinson il coach dei Brooklyn Nets: «Non ho dimenticato Napoli, a Fifa sono la mia squadra»

SportWeek intervista l’uomo che sta facendo sognare i playoff: «Fu la mia più bella esperienza europea. Ho vissuto a Pozzuoli, ogni mattina andavo a comprare la mozzarella».

Kenny Atkinson il coach dei Brooklyn Nets: «Non ho dimenticato Napoli, a Fifa sono la mia squadra»

Su SportWeek

SportWeek il supplemento settimanale della Gazzetta dello Sport, in edicola il sabato, nell’ultimo numero dedica un approfondimento a Kenny Atkinson il coach che sta conducendo i Brooklyn Nets verso i play-off dell’Nba. Non sappiamo quanti lo ricordano ma vent’anni fa, nella stagione 1997-98, Atkinson giocò in A2 col Napoli Basket che allora si chiamava Pasta Baronia.

“Ogni mattina compravo la mozzarella per pranzo”

Atkinson non ha dimenticato quella stagione e ne parla diffusamente nella conversazione col giornalista Massimo Lopes Pegna che scrive: “Kenny il girovago ne è sicuro: se è atterrato su una delle 30 ambitissime panchine della Nba lo deve agli anni trascorsi in Europa. L’Italia gli è rimasta nel cuore. Rimpiange di essersi fermato solo un anno: Napoli, A2 con la Pasta Baronia, poi fallita. Infarcisce il racconto con qualche parola d’italiano”.

 

«Campionato ’97-98, il periodo più bello della mia avventura. Ero sempre in giro: ferry per Ischia, Costiera amalfitana. Trasferte magnifiche e infuocate in città come Gorizia e Trieste e naturalmente i derby con Caserta e Avellino. Vennero a vedermi i miei genitori e non potevano credere al fracasso che c’era lì dentro: ad Avellino pure i fuochi d’artificio». E poi che accadde? «La società ebbe problemi finanziari, non pagava più gli stipendi e andammo in serie B. Dave Johnson e l’altro compagno americano scapparono, ma io restai. Per riconoscenza, il figlio del proprietario del team mi dette un appuntamento in un supermercato di Avellino. Quando ci vedemmo, tirò fuori un malloppo di dollari e mi pagò in contanti tre mensilità. Mi disse: “Ho apprezzato il fatto che non te ne sei andato e questa è la ricompensa”». A Kenny si strozza la voce: «Ancora oggi mi commuovo. Ma lo sa che quando gioco con Fifa prendo sempre il Napoli? Ho vissuto a Pozzuoli, ogni mattina andavo a comprarmi la mozzarella fresca per pranzo».

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