I giovedì della poesia: “L’America è lontana” di Bruno Guidotti

Attende il bastimento per andar lontano.

Lancia la sirena, il suo ultimo richiamo.

A bordo son già tanti gli emigranti,

ed altri ancora si stan facendo avanti.

Erta è la rampa, che a bordo li conduce,

ed i passi sono lenti, stanchi, dolorosi.

Oh! Quanto fa penare adesso l’ora.

Quanti pensieri, quante incertezze, quante paure.

Dov’è finita della speranza il sogno e la certezza.

Fissi sono gli sguardi, verso la banchina amara,

a cercar con ansia dei cari gli amati volti.

Improvvise si gonfiano le acque verso poppa,

il mare sembra ribollire, rauca echeggia la sirena,

urlano i motori, che aumentano con rabbia la potenza,

salpato è il bastimento, e lento verso l’orizzonte s’allontana.

Oh quante mestizie, quanti pianti trattenuti in gola,

nel veder svanire in lontananza l’amata terra.

Migra lontano con tristezza un cuore, dietro di sé lasciando

un grande amore, mentre sulla scia un gabbiano vola.

Il disegno di copertina è di Bruno Guidotti

3 thoughts on “I giovedì della poesia: “L’America è lontana” di Bruno Guidotti

  1. Quante speranze in un viaggio che porta lontano tanti lasciano un amore per poter trovare una vita migliore ma quanta tristezza nel vedere la propria terra allontanarsi …versi intensi e belli che arrivano al cuore sempre profondo e bravo il valente autore…

  2. Ciao Bruno, come al solito riesci ad attualizzare emozioni ed esperienze anche drammatiche legate al tempo passato. Ci fai entrare nel groviglio di incertezze e paure che dovevano assalire il migrante nel salire la passerella della nave ma anche la determinazione a superare l’ultimo gradino che segna il taglio con le incertezze del passato e l’apertura verso nuove conquiste. Sono le stesse emozioni che investono anche noi in questa epoca piena di interrogativi e allora lanciamoci verso il futuro tenendo saldo il filo che ci lega al passato

  3. Mi sembra di vederlo, il bastimento che suona l’ultimo richiamo per salire a bordo…
    Le persone che si apprestano a salire, sento la sirena perché si parte.
    Avverto il dolore di chi lascia la sua terra e vedo il gabbiano che vola.
    Se tutto questo è così vivido, così forte in me, vuol dire che la poesia di Bruno Guidotti coglie nel segno ed entra nel cuore.

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