I Giovedì della Poesia: “Il Cortile” di Bruno Guidotti

Disegno di Bruno Guidotti

                                    Il cortile

Un pallido raggio di sole

schiarisce appena la piccola stanza.

Il pianto di un bimbo si arrampica

dai piani inferiori, risalendo verso

quelli più alti, arrampicandosi su muri

scrostati e ammuffiti, ove a finestre,

asciugano appesi, panni e lenzuola,

e fuoriescono canzoni alla radio, udite

anche dai sordi più sordi e incalliti.

Dal cortile, in cui non giunge mai luce

del giorno, i rumori di sempre:

passi affrettati, saluti veloci e formali,

e lo schiamazzo di ragazzi intenti

a risate e bravate, e del portiere

i rimproveri urlati, ed il tanto fiato sprecato.

Dalla dischiusa finestra, osservo uno scorcio

di strada che pulsa, gente che va, gente che viene,

code di macchine che procedono lente,

Alla fermata del tram che tarda a passare.

la solita gente che freme impaziente ed impreca.

Un pedone attende dal semaforo, il verde segnale.

Le ore passano lente, veloci, lasciandosi vite alle spalle.

Stanco distolgo lo sguardo, ed osservo la stanza in disordine.

Bruno Guidotti è un poliedrico autore che rappresenta sempre la vita ed i problemi che questa presenta. Autore di poesie di notevole spessore relative alle varie esperienze umane:  le fatiche, le speranze, i rimpianti, le frustrazioni, le scene di vita. Opere sempre velate di malinconica dolcezza, si fissano all’animo sensibile in maniera indelebile. In relazione ai suoi disegni e ai suoi dipinti, si evidenzia la vibrosità che conferisce dinamismo e notevole movimento alla composizione. Guidotti rifiuta qualsiasi collocamento ad eventuali movimenti stilistici. Alle sue opere dobbiamo avvicinarci liberi da ogni schema mentale, per poterne apprezzare appieno il suo talento.

6 thoughts on “I Giovedì della Poesia: “Il Cortile” di Bruno Guidotti

  1. Bruno torna con una poesia che sembra in video, girato in una stradina di borgo antico.
    C’ è chi dipinge con le parole

  2. Stralci di vita osservati da un cortile schiamazzi grida di bimbi tutto nel ricordo di un buio cortile,sempre bravo l’autore nel dar vita ad un mondo nascosto versi che riportano indietro con un pochino di malinconia ma sempre raffinati ed intensi il mio plauso

  3. La poesia mi ha fatto rivivere le belle giornate trascorse con mia nonna nella sua casa in centro che aveva il cortile . La stessa atmosfera descritta dal bravo Bruno Guidotti. Complimenti anche per gli splendidi dipinti che accompagnano le sue poesie, impeccabilmente adeguati!

  4. Un testo di intenso sentire interiore attraverso il disagio di un bambino impossibilitato a partrcipare ai giochi. Metafora della solitudine
    di una raggiunta età adulta che si trascina dentro rimpianto e nostalgia. Il mio elogio

  5. Bella La Poesia Che Bruno Ha Composto in un Momento Molto Particolare , Che Rende Molto Speciali ed Ambite Tutte Le Cose Che in un Momento Diverso Della Vita , Diamo Per Scontate e Piatte . Bello il Disegno Che Accompagna La Stupenda Poesia . Quel Cielo Di Un Azzurro Così Azzurro , è Sintomo Di Una Botta Di Ottimismo Davvero Enorme .

  6. È con molto piacere che mi accingo a fare un commento sulla bellissima poesia il cortile che il poeta Bruno Guidotti ci ha mandato.ci descrive quello che di vede dalla finestra di una casa con gli occhi del nostro poeta in una mattinata qualunque.il Guidotti è un poeta che come pochi esprime i suoi ricordi in una maniera così dettagliata che ne risente tutto il suo lavoro l asciando un coro di meraviglia in tutti i suoi estimatori.in pratica in questa poesia il nostro poeta ci elenca molte situazioni da lui descritte:un raggio di sole il pianto di un bimbo descrizione del palazzo panni stesi una radio che suona canzoni i rumori della strada passi e saluti delle persone i ragazzi che giocano il portiere che urla
    Code di macchine un tram che non passa la gente che impreca un semaforo rosso .facendo tantissimi complimenti al bravissimo poeta gli voglio dedicare questa frase di Giovanni Pascoli,:il poeta è colui che esprime la parola che tutti abbiamo sulle labbra e che nessuno avrebbe detto.

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