I Giovedì della Poesia: “Le Tre Lune” di Bruno Guidotti

Disegno di Bruno Guidotti

Le tre lune

Tre erano le lune.

Erano diafane, nivee, opalescenti,

eppure erano del giorno le ore già alte.

Io le osservavo sorpreso ed incredulo,

ed anche con allertata attenzione,

nell’inconscio temendo, ciò che stavo vedendo.

Anche altri le stavan guardando,

ma sembrava non avessero subito

nessun turbamento.

Erano statici, muti, indifferenti,

simili a manichini incantati,

rimasi con gesti bloccati nel tempo.

Intanto le lune, presero lentamente

a vibrare e girare, come spinte

da ferrosi e consunti ingranaggi non unti,

i quali emettevano strazianti stridii assordanti.

Le lune ruotando mostravano intanto

sempre facce diverse, ora gioiose,

ora annoiate, ora tristi ed offese,

ed ora seducenti e ammiccanti,

ed io ne venivo sconvolto nei sensi.

Freud, mi era vicino, lo riconobbi all’istante,

sguardo profondo, bianca barba curata,

e grigio vestito elegante, stava scrivendo.

Una giovane donna di avvenente bellezza

tentava sedurlo, vestita soltanto del chiaror

delle lune, ma lui la ignorava, ed io ero fra loro

non visto. Poi tutto scomparve, ed avvenne il risveglio.

Bruno Guidotti è un poliedrico autore che rappresenta sempre la vita ed i problemi che questa presenta. Autore di poesie di notevole spessore relative alle varie esperienze umane:  le fatiche, le speranze, i rimpianti, le frustrazioni, le scene di vita. Opere sempre velate di malinconica dolcezza, si fissano all’animo sensibile in maniera indelebile. In relazione ai suoi disegni e ai suoi dipinti, si evidenzia la vibrosità che conferisce dinamismo e notevole movimento alla composizione. Guidotti rifiuta qualsiasi collocamento ad eventuali movimenti stilistici. Alle sue opere dobbiamo avvicinarci liberi da ogni schema mentale, per poterne apprezzare appieno il suo talento.

5 thoughts on “I Giovedì della Poesia: “Le Tre Lune” di Bruno Guidotti

  1. Un sogno che viene dall’inconscio tre lune che ruotano tra loro il poeta è incredulo mentre gli altri sembrano non essere turbati da questo avvenimento un sogno irreale ma nitido da sembrare vero.
    Un’opera originale ed intensa tra realtà e fantasia sempre bravo l’autore il mio plauso sincero.

  2. Un testo di difficile interpretazione, però attraverso le metafore delle tre lune e il diverso sentire delle persone presenti tenta di decoficare
    quei movimenti che si animamo dentro. Quel subncoscio che affiora in contrasto con un imconscio inconsapevole. La figura di Freu rende uno stato d’animo di disagio e incertezze. Il mio elogio

  3. Versi quasi onomatopeici, quelli di Bruno nei quali, oltre alle immagini, si percepiscono anche suoni, i suoni di un silenzio tangibile, nell’ incanto di un sogno psicanalitico.

  4. Una poesia che indaga l’inconscio proiettandosi in un mondo onirico extra terrestre che lascia presagire un’involontaria influenza dei racconti di Asimov, dove i protagonisti sono le varie sfaccettature delle emozioni, una bella poesia che ci lascia pensare.

  5. Questa Poesia di Bruno Ha Preso Spunto Da Un Sogno , Proprio Uno Di Quei Tanti Sogni Che Ci Rendono il Nostro Meritato Riposo Un Po’ Meno Apatico . Bella Anche La Raffigurazione Del Sogno ,Semplice Ma Molto Rassicurante . Tutto Quell ‘ Azzurro Del Cielo ,Canon Può Che Farci , e Tanto , Rasserenare .

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