10 Feb 2023

Green Vibes: quando la sostenibilità ambientale e personale incontra il piacere sessuale

Scritto da: Emanuela Sabidussi

La rivoluzione sostenibile attraversa finalmente anche il mondo della sessualità consapevole e lo fa in maniera inaspettata: incontri di condivisione, consulenze tramite esperti, sex toys ecologici ed educazione al rispetto e ascolto di sé e degli altri, per vivere una vera e profonda relazione con la propria sessualità, aldilà di pregiudizi, tabù. Tutto questo è Green Vibes, di cui vi parliamo attraverso la voce di Chiara Maggio, ideatrice e co-founder.

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Milano, Lombardia - Parlare di sessualità non è facile: blocchi, traumi, tabù, emozioni trattenute spesso rendono complesso riuscire a confrontarsi su un tema così complicato e al tempo stesso naturale. Eppure si può parlare di argomenti ben più complessi senza problemi: pensiamo alla quantità di informazioni che in questi anni ci hanno investito tra guerre, pandemie, disastri ambientali. Come è possibile dunque che uno degli aspetti più naturali della vita di un uomo ed una donna sia ancora oggi un tabù o nel migliore dei casi un argomento difficile da affrontare in maniera spontanea?

Ciò ha come conseguenza, come ben saprete, la non consapevolezza di sé stessi, del proprio corpo e della propria sessualità. E il mondo là fuori? I fatturati di siti che propongono performance che mettono in mostra una sessualità mascolina e androcentrica sono in aumento, così come quelli di prodotti spesso non sicuri e tutt’altro che ecologici.

Abbattere il muro del tabù della sessualità significa oggi affrontare il tema nel modo più ampio possibile, passando dall’ascolto di sé, ma anche di economia, di relazioni, di ecologia, perché come sappiamo bene tutto è interconnesso. Ed è per questo che mi sono commossa nel sentir parlare Chiara Maggio, ideatrice e co-founder di Green Vibes, un’e-commerce che propone sex toys ecologici, che lavora in parallelo per diffondere educazione alla sessualità consapevole.

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Le ho rivolto qualche domanda per conoscere lei e il progetto da vicino. Donna, giovane, psicologa e dalle ideologie femministe: Chiara mi parla di Green Vibes con amore, ed è difficile per me non sorprendermi. Siamo così abituati a pensare alla sessualità come a qualcosa di sporco, di cui vergognarsi, che nell’ascoltarla mi vien da pensare che forse questo mondo sta cambiando davvero. E lo fa attraverso piccoli semi di consapevolezza che passano attraverso progetti inaspettati quanto innovativi.

Come nasce il progetto?

Green Vibes è nato dal desiderio di fare la propria parte nell’intersezione tra due campi minati: quello della sessualità e quello della sostenibilità. Dico “minati”, perché entrambi questi aspetti sono incatenati ancora oggi a cliché, pregiudizi e non detti che rendono davvero complesso parlarne e potersi sentire informati e liberi nel fruirne.

Io, Valentina Dell’Arciprete, Paolo Meola e Sergio Vezzani ci siamo incontrati come team perché uniti dal grande valore di questo impegno, pur arrivando da settori lavorativi molto diversi tra loro: mentre io provengo dal mondo della psicologia clinica e dell’educazione, Valentina ha sempre lavorato nel marketing, Paolo nel mondo delle start-up, mentre Sergio è un esperto di sviluppo prodotto e sostenibilità.

Ci chiedevamo se non ci fosse un modo per rendere la sostenibilità più desiderabile, così da farla entrare nelle menti di tutti, ed è lì che è nata la prima domanda: e se la ricercassimo nel mondo del piacere e dei sex toys? È così che abbiamo scoperto dell’impatto ambientale enorme di questo mercato sommerso e realizzato di voler attivamente fare qualcosa.

Dopodiché la prospettiva si è presto allargata: sembrava che la sostenibilità venisse sempre trattata per compartimenti stagni, come se la sostenibilità ambientale, sociale ed etica, personale, psicologica non fossero intrecciate strettamente tra loro. Abbiamo voluto quindi ampliare la nostra analisi e la nostra divulgazione, fino a trovare un nuovo concetto di sessualità sostenibile: più a misura della persona, che richiami i tempi della natura, che sia svuotata della performance a tutti i costi e riportata ai reali bisogni e desideri di ogni persona.

Perchè green?

I nostri prodotti sono selezionati tenendo conto di numerosi livelli di complessità, che la sostenibilità (sia ambientale che socio-etica) deve per forza considerare: l’impatto dei materiali di composizione, la durevolezza nel tempo del prodotto, sicurezza e qualità, la facile scomponibilità di quelli a batteria così da permetterne un riciclo più semplice a fine vita, il packaging primario e secondario, le spedizioni e molto altro.

Ci avvaliamo di partner per il packaging e per le spedizioni (anche tramite bike delivery su Milano) che abbiano a cuore l’ambiente e riducano al minimo sprechi ed emissioni. Tutto ciò su cui non possiamo intervenire direttamente, lo compensiamo scegliendo progetti ad alto impatto positivo sia ambientale che socio-etico attraverso il portale di The Gold Standard.

Vogliamo accompagnare le persone verso una maggiore consapevolezza dei loro bisogni, alla ricerca di un nuovo equilibrio nell’intimità personale e in quella condivisa con chi si ama

Come scrivete voi stesse il mondo della sessualità è “pieno di stereotipi, pregiudizi, vergogne e tabù”. Cosa vi ha spinte a voler essere parte attiva di processo che scardini questi pesi?

Non voglio mentire: il vissuto in prima persona di questi stessi stereotipi, pregiudizi, tabù e vergogne ha senza dubbio avuto un ruolo nella scelta. Averne preso consapevolezza attraverso gli studi di psicologia, la terapia personale e il lavoro con i/le pazienti, e aver trovato altre persone (non solo donne) che condividevano lo stesso peso è stato il primo passo. Una volta avviato il processo e la divulgazione, le risposte entusiaste e sollevate delle persone hanno fatto il resto.

Cosa vuol dire essere imprenditrici in questo settore?

Vuol dire sfida e responsabilità. Soprattutto la responsabilità di educare a un nuovo modo di fare business, di guardare alle persone, ai problemi, alla società. Un modo più accogliente, che considera emozioni e psiche delle importantissime alleate e che non ha bisogno di prevaricare, di mettere in competizione. È collaborazione, è co-costruzione.

Come sta andando a livello di risultati attesi?

Sin dalla nostra nascita nel 2021, siamo felici di come il pubblico sta rispondendo con entusiasmo al nostro progetto e valori. C’è una grande necessità di riprendere contatto con i nostri desideri e bisogni più autentici, con il nostro piacere, con la nostra capacità di prenderci cura di noi stessi e noi stesse. Siamo stati pubblicati su tante testate, abbiamo ricevuto tantissimi messaggi di sostegno e comprensione, siamo stati invitati a eventi stupendi e pop-up store, dove incontrare le persone dal vivo e questi momenti ci hanno regalato le emozioni più grandi. Siamo fieri dei risultati raggiunti e vogliamo dare il massimo per arrivare a sempre più persone che si possano sentire rappresentate dai nostri valori.

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Siete soddisfatte di ciò che è stato fatto sinora?

Stiamo crescendo con grande soddisfazione ed entusiasmo, nonostante i tantissimi ostacoli di questo mercato molto particolare. I sex toys e la sessualità – con le sole eccezioni della contraccezione e dell’informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili – hanno dei vincoli enormi a livello di sponsorizzazione e pubblicità, sui social anche i contenuti più delicati, cosa che il nostro tono di voce ci porta a rispettare sempre, ci fanno rischiare il ban di continuo.

Siamo stati molto fortunati a incontrare dei partner illuminati e aperti di mente che ci sostengono come investitori, perché anche il mondo della raccolta fondi è difficile con una proposta con questo impatto sociale e impegnato così grande. Siamo molto ottimisti sul futuro: le persone rispondono con coinvolgimento ed entusiasmo al richiamo della nostra sextainability e vogliamo continuare a renderle fiere di noi.

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